Vangelo del 6 Giugno 2023

Dal Vangelo secondo Marco

n quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.

Parola del Signore

Erodiani e Farisei tentarono di insidiare Gesù sul pagamento dei tributi a Cesare o a Dio. Gesù risponde che se c’è l’immagine di Cesare vuol dire che bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, ed a Dio quel che è di Dio. Gesù, quindi, fa una distinzione dei due piani con molta chiarezza non entrando sul piano sociale e politico, ma restando rigidamente sul piano religioso, o meglio, Gesù ci rivela Dio come padre sia in terra che in cielo.